Chiesa di San Francesco

Circa vent'anni dopo la morte del Santo di Assisi fu qui cominciata (1244) una chiesa a lui dedicata, una delle prime al mondo legate al culto francescano.
Impostazioni
chiesa-di-san-francesco
Informazioni
059/236218
parrocchiasanfrancescomo@gmail.com
http://www.parrocchiasanfrancesco.net/
La chiesa è aperta tutti i giorni dal lunedì alla domenica dalle 7.00 alle 12.00 e dalle 17.00 alle 19.00
Modena
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Categorizzazione
ARTE E CULTURA
Layout
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Nel 1442 venne ritrovata lungo la navata destra l'arca di marmo con dentro una cassetta di piombo contenente le ossa di Frate Gherardo, che venne rimossa e collocata sotto l'altare maggiore, dove si trova tuttora. Il terremoto del 1501 arrec\u00f2 molti danni, ma si attese il 1535 per lavori di ristrutturazione che comportarono alterazioni della struttura antica della chiesa, con la distruzione delle cappelle laterali e l\u2019innalzamento delle volte della navata maggiore. 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Tra i tesori custoditi nel museo spicca una rarit\u00e0 unica: una lettera autografa del cardinale e arcivescovo Carlo Borromeo (1538-1584), figura di grande rilievo nella storia religiosa. 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Con l\u2019arrivo delle truppe napoleoniche nel 1798 la parrocchia fu soppressa e la chiesa, spogliata dei suoi arredi, venne adibita a usi militari, subendo cos\u00ec un rapido degrado. Nel 1807 and\u00f2 distrutto il Monumento funebre a Francesco e Lionello Beliardi, commissionato da Giacomo Beliardi nel 1528 ad Antonio Begarelli, di cui restano pochi frammenti conservati alla Galleria Estense. Dopo la Restaurazione del 1815, la chiesa venne utilizzata prima come magazzino, poi come caserma, finch\u00e8 nel 1826 il duca Francesco IV d'Asburgo-Este la fece restaurare a Gusmano Soli riaprendola al culto. Un successivo restauro di Carlo Barbieri negli anni 1886-1888 le confer\u00ec l\u2019attuale aspetto neogotico, sulla base di un diffuso gusto romantico dell\u2019epoca. 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Delle opere risalenti agli anni della Restaurazione resta l\u2019ancona di Domenico Baroni col San Rocco che benedice un appestato del 1838, la Famiglia della Vergine di Bernardino Rossi e il monumento di Luigi Mainoni raffigurante l\u2019Immacolata che protegge la citt\u00e0 dal colera del 1840, che mostra in alto la Vergine circondata da una gloria di angeli tra i santi Geminiano e Omobono, comprotettori della citt\u00e0; sotto l\u2019Arcangelo Michele scaccia il morbo raffigurato come un mostro che fugge calpestando le sue vittime, mentre il popolo modenese \u00e8 in preghiera; ai lati S. Sebastiano e S. Rocco; sul frontone la Fede, la Speranza e la Carit\u00e0. Di questo periodo \u00e8 anche il dipinto San Francesco che riceve le Stimmate di Adeodato Malatesta, collocato nel coro. 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