Piazza Giuseppe Mazzini
Tema ARTE E CULTURA

Piazza Giuseppe Mazzini

Nell’ambito delle opere di risanamento previste dal Piano del 1902, la creazione di piazza Mazzini, allora denominata “della Libertà”, costituisce uno dei principali interventi di ridefinizione degli spazi pubblici del centro storico, insieme a quelli che portano alla realizzazione di piazza XX Settembre.

L’opera, realizzata dalla Cooperativa Muratori ma non completata, prevedeva la demolizione dei fabbricati fino a via Farini. Si interviene tuttavia solo sugli isolati di via Blasia e via Coltellini fino al fronte del Tempio israelitico, lasciando intatti quelli intorno al vicolo ancor oggi significativamente denominato “Squallore”.
Il vuoto urbano della piazza aperto a sud lungo la via Emilia trova la sua quinta di fondo sul lato opposto nel fronte della sinagoga costruita dall’ingegnere Ludovico Maglietta nel 1873, caratterizzata dalla facciata conclusa a timpano e sorretta dal doppio ordine gigante di colonne. Si manifesta in tal modo la presenza, fino ad allora nascosta dalla densità edilizia, del luogo simbolo della comunità ebraica, presente in quest’area del centro storico dal 1638 per volontà del duca Francesco I d’Este.
L’aspetto architettonico della piazza si completa poi sui due restanti fronti con la creazione delle cortine edilizie in stile eclettico. Più tardi, nel 1933, viene realizzato anche un albergo diurno sotterraneo, la cui costruzione era stata prevista fin dal 1919.
Lo spazio della piazza, sostanzialmente immutato fino a oggi, si organizza intorno a un parterre verde, a cui in epoca fascista si aggiungono i filari di alberi, lasciando lungo il perimetro i percorsi di circolazione che costeggiano i fronti degli edifici destinati al piano terra a funzioni commerciali.

Scheda tratta dagli Itinerari di architettura. Il Novecento a Modena, un progetto dell'Ufficio Ricerche Storia urbana, con il sostegno della Fondazione di Modena e la collaborazione dell'Ordine degli Architetti della Provincia di Modena. Le mappe e l'editing sono a cura di Alessandro Ghinoi, per l'Ufficio Ricerche Storia urbana.
Le schede degli itinerari, tratte dal libro Città e architetture. Il Novecento a Modena, a cura dell'Ufficio Ricerche Storia urbana (F.C.Panini 2012), reperibile presso biblioteche e librerie cittadine, sono state curate dall'Ufficio, con la preziosa collaborazione, per l'Ordine degli Architetti, di Claudio Fornaciari e Anna Taddei.