Piscina comunale Dogali
Tema ARTE E CULTURA

Piscina comunale Dogali

Edificio principale e vasca olimpionica Stradario: via Dogali 12 Anno: 1934-1936 Progettazione: Arturo Manaresi con Amministrazione Podestarile Ampliamento e vasca coperta 25 mt Anno: 1964-1968 Progettazione: Ufficio LL.PP. Comune di Modena


Costruita immediatamente prima dello stadio “Marzari” (oggi “Braglia”), la piscina comunale “Dogali” viene progettata dall’Ufficio Tecnico del Comune e dall’ingegnere bolognese Arturo Manaresi, coinvolto successivamente anche nella progettazione dello stadio dal collega Umberto Costanzini.
Il corpo principale si compone di due volumi: il primo, più basso e allungato e solcato da semplici finestre a nastro in entrambi i piani, ospita gli spogliatoi, gli uffici e sulla sommità della copertura piana un’ampia terrazza/solarium; il secondo, più compatto e di maggiore altezza, accoglie gli spazi di servizio, i locali impiantistici e un bar/ristorante affacciato direttamente verso la vasca olimpionica all’aperto, sul cui lato nord vennero collocati i pregevoli trampolini in calcestruzzo armato, oggi malauguratamente demoliti.
Il fronte verso la vasca, calibrato e lineare, è dominato da una monumentale torre a base quadrata. Incisa verticalmente da una elegante fenditura vetrata e impreziosita dal grafico orologio sulla sommità, la torre termina con un agile pennone che ne accentua il carattere di segnale urbano riconoscibile a distanza.

Nella rimanente porzione di lotto sul retro del fabbricato spogliatoi viene costruito fra il 1964 e il 1968 un nuovo volume destinato ad accogliere una vasca coperta di 25 mt. Il progetto, a cura della Ripartizione Lavori Pubblici del Comune ed eseguito dalla Cooperativa Muratori di Modena, presenta la firma di Tullio Zini come “disegnatore”.
Orientato perpendicolarmente rispetto al preesistente edificio e collocato parallelamente a viale Montecuccoli, questo nuovo corpo si caratterizza per il virtuosismo strutturale e l’espressiva copertura al di sopra della vasca, una trave reticolare a luce unica che simula il profilo di un’onda.

Fonti immagini e fotografie
1. Foto: Vanni Bulgarelli
2. Immagine d’epoca: FPM, Fondo Bandieri, n. inv. 24636.
3. Assonometria: FPM, Fondo Bandieri, n. inv. 24661.

Scheda tratta dagli Itinerari di architettura. Il Novecento a Modena, un progetto dell'Ufficio Ricerche Storia urbana, con il sostegno della Fondazione di Modena e la collaborazione dell'Ordine degli Architetti della Provincia di Modena. Le mappe e l'editing sono a cura di Alessandro Ghinoi, per l'Ufficio Ricerche Storia urbana.
Le schede degli itinerari, tratte dal libro Città e architetture. Il Novecento a Modena, a cura dell'Ufficio Ricerche Storia urbana (F.C.Panini 2012), reperibile presso biblioteche e librerie cittadine, sono state curate dall'Ufficio, con la preziosa collaborazione, per l'Ordine degli Architetti, di Claudio Fornaciari e Anna Taddei.