Nicolo' dell'Abate, pittore (1509 o 1512-1571)
Tema ARTE E CULTURA

Nicolo' dell'Abate, pittore (1509 o 1512-1571)

Nicolò nasce a Modena, ma controversa rimane la data, collocabile, secondo le fonti, nel 1509 o nel 1512.

La formazione sarebbe avvenuta, dapprima, presso il padre Giovanni, scultore, e poi sotto l'influenza di Antonio Begarelli, il grande plasticatore operante nella città.
A partire dal 1539 Nicolò figura a capo di una bottega, risultato questo di una piena affermazione dovuta all'abilità mostrata nel genere della decorazione di carattere profano e cortese, del quale da lì a poco diverrà indiscusso maestro.
Seguono incarichi di sempre crescente rilievo: intorno al 1540 decora con le Storie dell'Orlando e dell'Eneide la rocca di Scandiano (affreschi staccati e conservati ora presso la Galleria Estense, Modena) e verso il 1545 decora con Storie romane e dell'Orlando furioso la rocca di Sassuolo, cicli pittorici questi ultimi completamente perduti; tra il 1540 e il 1543 in territorio parmense realizza dipinti murali nella Rocca di Soragna e a Busseto.

Nel 1546, di rientro a Modena, si susseguono due importanti commissioni: dipinge con episodi di storia romana le pareti della sala del Fuoco nel Palazzo Comunale e tra il 1545 e il 1547 esegue per la chiesa di San Pietro la pala raffigurante “Il Martirio dei santi Pietro e Paolo”, dalla quale si desumono le inclinazioni stilistiche derivanti da Correggio, Parmigianino, Pordenone e dai modelli ferraresi, in particolare da Dosso Dossi.

Negli anni compresi tra il 1548 ed il 1552 si colloca il soggiorno a Bologna, dove Nicolò è attivo principalmente come decoratore di importanti residenze private, quali Palazzo Torfanini, da cui provengono le Scene dell'Orlando Furioso, oggi in Pinacoteca Nazionale di Bologna, e Palazzo Poggi dove sono ancora visibili i fregi nelle stanze di Camilla, dei Concerti e delle Fatiche di Ercole, dei Paesaggi, e dei Putti vendemmiatori.

Nel 1552 giunge in Francia, a Fontainebleau, accettando l'invito del re Enrico II, su segnalazione del pittore di corte Francesco Primaticcio; con questi Nicolò collabora nella decorazione della Salle de Bal (1554) e della Galerie d'Ulysse (1559-1560).
Si susseguono incarichi importanti, in qualità di collaboratore e di artista autonomo: disegna smalti, arazzi, apparati effimeri, dipinge al castello di Fleury-en-Bière (1552-'56), a Beauregard (1556), a Écouen e a Parigi per il connestabile di Montmorency, nella distrutta cappella dei Guisa (1556-1560) e all'Hôtel du Faur (1567-1571) e, infine, di nuovo a Fontainebleau, per la nuova decorazione della Chambre du Roi e della Chambre de la Duchesse d'Étampes (1570).

Nicolò muore a Fontainebleu nel 1571.