Percorso sole natura

Percorso sole natura

Percorso Natura-Percorso Sole

Il percorso Natura, interamente sul lato sinistro del fiume Panaro, inizia a Modena Est dal ponte di Sant'Ambrogio e si svolge per quasi 34 km, attraversando San Donnino, Spilamberto, Vignola, per giungere a Casona di Marano sul Panaro. E' percorribile a piedi o in bicicletta.

A Vignola il Percorso Sole (denominazione originaria del primo tratto realizzato del percorso Natura) segue il Panaro costeggiando la zona del Centro nuoto (questo punto è raggiungibile dal parcheggio vicino al ponte di Vignola attraverso un sottopassaggio) e sulla sinistra del fiume arriva fino al Ponte di Marano. Il sentiero consente un'immersione nel paesaggio fluviale caratterizzato dalla presenza di salici, pioppi, ontani e da una grande varietà di arbusti, tra cui si notano il biancospino e il sanguinello. Caratteristici i diversi aspetti dell'alveo del fiume, segnati da fasi successive di erosione, di depositi e di sedimenti; si notano anche muraglioni e manufatti costruiti in epoche diverse a difesa delle acque. L'itinerario è percorribile a piedi e in bicicletta (mountain-bike).

Aree di sosta attrezzate:

  • Aree verdi adiacenti il Centro Nuoto di Vignola
  • Parco Fluviale di Marano (Marano sul Panaro)
  • Punti di Parcheggio
  • Centro Nuoto di Vignola
  • Parco Fluviale di Marano (Marano sul Panaro)

Percorso Belvedere

E' un itinerario escursionistico che si snoda per circa 48 km da Casona di Marano fino a Montese, al Monte Belvedere (1.140 m), su sentieri, mulattiere e piste forestali alternati a brevi tratti di strada bianca o asfaltata; è percorribile a piedi, a cavallo o in bicicletta. Tra Casona e il versante terminale a sud del Monte della Riva (in comune di Zocca) il percorso si svolge interamente all'interno del Parco dei Sassi di Roccamalatina, uno dei tratti più suggestivi per le emergenze naturalistiche (enormi torrioni di arenaria oligocenica, con pareti ripide e dirupate, che si innalzano per 312 m) e per le testimonianze storico-architettoniche come la Pieve Romanica di Trebbio, il Borgo dei Sassi, Castellino delle Formiche, Samone Castello e il suggestivo borgo arroccato di Montalbano di Zocca. Il trekking non presenta alcuna difficoltà particolare.
In alcuni tratti ripidi sono stati previsti percorsi alternativi per cavalli e mountain-bike, opportunamente segnalati.

Itinerari a piedi

Percorso di km 4 in direzione Marano sul Panaro

Partendo dal Centro Nuoto ci si avvia sul percorso Sole che costeggia il fiume, per circa 2 km, sino ad incontrare sulla destra una strada che conduce alla via che collega Vignola a Marano, percorrendo la quale si giunge alla Pieve Romanica. L'itinerario è pianeggiante, facile e mostra il fiume nei meandri larghi e sassosi che costituiscono un richiamo per i pescatori e una spiaggia naturale durante l'estate. Per gli amanti della fotografia si segnalano i campi di ciliegi che si attraversano lungo il percorso, magnifico spettacolo durante il periodo della fioritura (fine marzo-aprile).

Percorso di km 4 in direzione Savignano sul Panaro

Dal Castello si scende alla vicina diga di sbarramento a valle del percorso del Panaro, si prende il sentiero ben visibile che accompagna il fiume sulla sinistra fino a raggiungere il ponte della ferrovia da cui si possono ammirare le Basse con gli alberi da frutto e il borgo di Savignano sul suo colle. Qui si possono ammirare aironi e garzette candide a caccia nelle acque basse.

Itinerari a piedi o in mountain-bike

Dalla Pieve Romanica appena fuori Vignola sulla strada per Marano, uno stradello inghiaiato sale in dolce passeggiata, tra querce secolari ed un boschetto che ospita un centro di osservazione della LIPU, per giungere a Villa Martuzzi, sul crinale della collina. Imboccando la strada asfaltata a sinistra, lasciata alle spalle la centrale ENEL, si giunge rapidamente al borgo di Campiglio, che conserva le vestigia di un'antica fortezza. Per chi volesse scendere verso il Panaro, una stretta stradina asfaltata porta con ripida discesa alla località di Tavernelle dove si incontra l'antico mulino divenuto, poi, sede della centrale idroelettrica, oggi chiuso e inutilizzato.
Per chi volesse, invece, salire in collina, una stradina asfaltata porta da Campiglio ai cipressi di Santa Croce da cui si può godere un incantevole panorama.
Attraversando una zona alta con scorci panoramici sulle colline circostanti, la strada prosegue verso Villa Bianca, giungendo al termine della discesa a Marano, al nuovissimo impianto sportivo del Fornacione, dotato di campo di calcio e di pista per l'atletica leggera.
Dal borgo di Campiglio ci si immette sulla via Romea Nonantolana, un lungo percorso di 115 km da Nonantola al Passo della Calanca, di cui Vignola-Coscogno costituisce la quarta tappa di 22 km da percorrere a piedi o in mountain-bike (tempo di percorrenza 5 h ca.). I sentieri sono indicati da segnali a vernice e tabellati con frecce direzionali metalliche bianco-rosse.
Dal Percorso Sole, costeggiando il fiume fino a Marano e a Casona (12 km), c'è poi la possibilità, per chi è più allenato, di proseguire fino a Pieve di Trebbio ed ai Sassi di Rocca Malatina, immettendosi sul percorso Belvedere.

Ciclovia del Parco dei Sassi

Itinerario di notevole impegno, sia per lunghezza che per dislivello, anche se accorciabile un poco in caso di necessità. Tutto gravita attorno ai Sassi, guglie arenacee emergenti nel paesaggio e quasi sempre visibili al centro dell'anello del percorso, curiosamente simili alle Meteore greche, altre all'interesse geomorfologico essi racchiudono peculiarità botaniche e faunistiche: basti citare il picchio muraiolo, il raro geotritone presente in alcune cavità naturali o i rapaci nidificati sulle rupi come il falco pellegrino. Da non perdere anche una visita a Pieve di Trebbio, tra l'altro vicinissima al centro parco "Il Fontanazzo": chiesetta che conserva l'impianto romanico e parecchi elementi scultorei in pietra originali, nonostante il pesante restauro dei primi del '900.

Dalla stazione ferroviaria di Vignola si raggiungono i confini del Parco con il Sentiero Natura del fondovalle Panaro. Oltrepassato Ponte Casona si percorre la strada omonima fino all'inconfondibile bivio di quota 307 dove si sale tornanti fino a Pieve di Trebbio. Si arriva poi a Castellaro e al Borgo dei Sassi, dominati dalle guglie arenacee che sono cuore e principale attrattiva del parco. Dopo l'eventuale salita a piedi alla più alta di esse, si torna al bivio di Castellaro per raggiungere, su asfalto, il paese di Roccamalatina. Da qui si può salire a Montecorone, altro borghetto di origine medievale incastonato tra campi e castagneti e in vista del Sasso di Sant'Andrea, oppure intraprendere subito il periplo della valle del Mulino della Riva con tortuosa strada a mezza costa che raggiunge Castellino delle Formiche, in posizione panoramica verso i Sassi. Da qui, passando per Sant'Apollonia, si scende al bivio di quota 307 già toccato all'andata e si fa ritorno a Vignola.

Tempi di percorrenza: una giornata

Per informazioni:
Centro Parco "Il Fontanazzo" Via Pieve di Trebbio 1287 - Roccamalatina di Guiglia
Tel. 059.795721
parcosassi@parchiemiliacentrale.it