Ingresso storico del Palazzo Comunale e sede ufficio del turismo (Iat)

Ingresso storico del Palazzo Comunale e sede ufficio del turismo (Iat)

L' Ufficio informazione e accoglienza turistica - IAT si trova all’interno del Palazzo comunale, dimora storica costituita da un aggregato seicentesco di una serie di edifici sorti con funzioni diverse in epoca medioevale.
Chi viene a Modena può quindi incominciare la sua visita da un luogo che si presenta di per se stesso come un pezzo di storia della città.

Nell’attuale sede dell’Ufficio informazione e accoglienza turistica - IAT, la dimensione originaria del Palacio Mutinae è chiaramente leggibile: lo stato tutt’ora visibile della stanza principale è il risultato di una serie interventi condotti a partire dal 1984, quando, di seguito alla chiusura dell’ultima attività commerciale, le locali Soprintendenze ai Beni Archeologici e ai Beni Architettonici e Paesaggistici avviarono una vera e propria campagna di studio sull’edificio attraverso lo scrostamento degli intonaci e la rimozione degli strati pavimentali.
Il progetto di conservazione condotto in occasione dell’attuale riuso e lo scavo di studio archeologico aperto hanno mantenuto in vista il porticato medioevale (costituito, in questo tratto, da una colonna in granito di provenienza egizia, quindi di riuso già in epoca romana) e la fondazione delle murature esterne del palazzo (parete ovest), le fondazioni e l’alzato (parete sud) della prima torre civica (innalzata nel 1261 e poi nota come “mozza” di seguito agli interventi di abbassamento effettuati nel 1501 dopo una sequenza di eventi sismici che già nel 1490 ne avevano reso necessario il rafforzamento).
Ben visibili, ancora nello scavo, il tratto settecentesco della rete fognaria urbana, deviata probabilmente alla fine del XVIII secolo, un pozzo artesiano, il canale di scolo della beccheria presente alla fine dell’Ottocento. Sulla parete opposta alla torre “mozza” (parete nord) sono visibili le tracce dell’impianto dell’antico “Caffè Alba” che ancora occupava una parte del locale negli anni Settanta del Novecento.
Mentre la parete opposta all’ingresso è contrassegnata da un insieme di murature delle epoche più diverse (lasciate a vista nella logica della conservazione e della documentazione di tutte le fasi storiche dell’edificio), la parte posta a ridosso del “Palazzo a Levante dell’Arengario”, posto a sud del Palazzo Mutinae e costruito nel 1263, presenta oggi la configurazione realizzata durante la seconda guerra mondiale con la scala costruita con materiale di recupero, traversine ferroviarie in legno, per arrivare ai piani mezzanini e interni, tra gli interstizi dei diversi palazzi originari, senza connessioni con l’esterno; i mezzanini vennero utilizzati per il ricovero degli sfollati dopo i bombardamenti aerei del 1943.
Il recupero di questi locali ha consentito di rendere fruibili ai cittadini e ai turisti una parte della storia del territorio, tappa fondamentale della visita alla città e della sua storia. Il progetto del nuovo "Ufficio informazione e accoglienza turistica - IAT” utilizza, insieme alla stanza con lo scavo di studio archeologico, i due locali adiacenti.

Per lasciare in grande evidenza la ricchezza storica della prima sala, dedicata all’accoglienza e all’informazione turistica con il bancone reception, le due sale contigue sono state realizzate con rivestimenti a specchio che riflettono tutto il passato contenuto e raccontato dalla grande sala.
La stanza con il grande pilastro centrale, comunemente conosciuta come “la ghiacciaia”, è utilizzata per la ricezione e la prenotazione alberghiera e contiene postazioni internet a uso gratuito, una piccola biblioteca, il bookshop; la stanza più piccola, parte del “Palazzo a Levante dell’arengario” con i grandi archi di base della torre “mozza”, è invece adibita a saletta per la gadgettistica e per piccole esposizioni e anteprime di mostre, manifestazioni o eventi temporanei organizzati nella città e nel territorio.

Nella continuità ininterrotta, sin dalle origini, dell’uso, di Palazzo comunale destinato ad ospitare funzioni politiche, l’intervento pittorico, realizzato nella prima fase dei lavori di conservazione del Palazzo (2004), rappresenta, con un linguaggio volutamente popolare e facilmente leggibile, la posizione delle costellazioni nel cielo di Modena nelle giornate del 22 e 25 aprile e 1 maggio 1945: date scelte a simboleggiare la svolta, in senso democratico, del corso politico della storia, del paese e, in particolare, della città di Modena che è stata liberata il 22 aprile 1945.

Orario:

dal Lunedì al Sabato 9.00-18.00 . Domenica 9.30-18.00. Chiuso 25 dicembre.