Teatro comunale di Carpi
Tema ARTE E CULTURA

Teatro comunale di Carpi

I palchettisti del Teatro Vecchio incaricarono Claudio Rossi, professore della scuola di disegno, esponente con Cesare Costa della corrente neoclassica modenese di elaborare il progetto del nuovo teatro.

Realizzato in tempi brevi grazie al sostegno della Società dei Palchettisti, il Teatro viene inaugurato nel 1861 con moduli architettonici di stile neoclassico, secondo l'immagine di teatro-tempio consueta ai primi dell'Ottocento.

Nasce con l’intento di offrire alla città un teatro consono ai gusti del tempo, dotato delle migliori soluzioni acustiche e visive, senza penalizzare la comodità di palchi e platea. Negli stessi anni viene progettata anche la superficie aperta del Giardino Pubblico collocato nell’area posteriore - ampio spazio verde pensato a completamento ambientale del Teatro. L'interno fu elegantemente decorato da maestranze modenesi e reggiane con motivi di ascendenza barocca.

Notevole il sipario realizzato da Giuseppe Ugolini nel 1861 con “Orfeo e le Muse". Un particolare curioso: l’artista ha donato ai personaggi femminili le fattezze delle bellezze locali dell’alta società carpigiana sua contemporanea, suscitando con ciò – viste le nudità - non poco scandalo.

Rossi presentò due progetti. La commissione scelse il progetto più tradizionale in linea col teatro-tempio consueto ai primi dell'Ottocento. Venne scartato il disegno più sperimentale eclettico di gusto neorinascimentale. Per la costruzione del nuovo edificio non si volle modificare il vecchio sito così che fu preferita l'area libera situata tra il castello dei Pio dove stava il Vecchio Teatro e Palazzo Sacchetti, sede del Municipio. L'inaugurazione avvenne l'11 agosto 1861. Un pronao aggettante su gradini di pietra, poggiato su quattro colonne doriche e coronato da un ampio timpano, caratterizza fortemente la facciata del nuovo teatro. Sopra di esso, in corrispondenza della cavea, più arretrato, si alza un 'sottofrontone' con un finestrone semicircolare decorato in rilievo dalla figura allegorica della Musica e dell'Arte Drammatica. Un giardino nel retro del teatro e una teoria di busti con personaggi importanti della città delimita lo spazio teatrale e ne esalta il ruolo nello spazio cittadino. La società dei Palchettisti fu ricordata anche nelle decorazioni di Ferdinando Manzini che ritrasse le fattezze dei Soci nei medaglioni dei parapetti dei palchi. Di Giuseppe Ugolini, che decorò il soffitto della platea con le figure della Musica, Poesia, Prosa e Danza, si conserva anche un progetto decorativo con nove Muse simile alla decorazione da lui eseguita per il secondo Atrio del Municipale di Reggio. Anche il sipario è decorato da Ugolini con Orfeo che incita la Natura. Purtroppo la struttura portante del palcoscenico, di notevoli dimensioni, corredato da arcoscenio e orologio, è stata rifatta in cemento. Albano Lugli decorò le sovrapporte del foyer situato sopra l'atrio di ingresso, con copie tratte dalle figure femminili di Correggio.

CAPIENZA
582 posti di cui 212 in platea, 258 nei palchi e 112 in galleria.
Il Teatro Comunale può essere dato in concessione ad Associazioni, Enti, Scuole, Privati per proprie iniziative. Le tariffe d'affitto sono stabilite da apposita delibera comunale consultabile all'indirizzo internet sopra riportato.

SERVIZI OFFERTI
Palcoscenico, 15 camerini, servizio bar, impianto ascolto nei camerini, impianto amplificazione ed illuminazione.

Orari

Visitabile su prenotazione contattando la segreteria da lunedì a sabato 8.00-13.00; martedì e giovedì anche dalle 15.00-18.00.