Museo della civilta' contadina
Tema SAPORI

Museo della civilta' contadina

Istituito dal Comune di Bastiglia nel 1977 con sede in un edificio storico, il museo ha un patrimonio di oltre duemila reperti

Il museo è suddiviso in sale dedicate ad argomenti diversi: canapa, semina, cantina, forno, granaglie, piccoli attrezzi agricoli, lambrusco, casaro, scariolanti, castagne, sfogliatura dell'olmo, bucato, mondine, scuola, maniscalco, calzolaio, aratro di ferro ed altri attrezzi nel cortile, intreccio, macellazione suina, falegname, arrotino, illuminazione, finimenti, minerali e fossili, stadere, ferri da stiro, cucina, camera da letto, materiale storico, giocattoli da bambino, come vestivano una volta; interessante è anche la raccolta di trattori d'epoca.

Grazie ad un percorso partito con l'ottenimento della certificazione regionale di "Museo di qualità" , in meno di due anni, si è arrivati alla conclusione di un primo intervento di riqualificazione strutturale

Istituito dal Comune di Bastiglia nel 1977 con sede in un edificio storico, il museo ha un patrimonio di oltre duemila reperti, che riguarda i più diversi aspetti della cultura scaturita dal mondo rurale modenese, della prima metà del Novecento insieme a testimonianze della storia di Bastiglia, della quattrocentesca Conca sul canale del Naviglio e dell'antico mulino estense.
Nelle ricostruzioni ambientali del museo si trovano il telaio per la tessitura delle stoffe e la segatrice per foraggi "reinventata" ai fini della mietitura; la trappola per piccoli animali costruita con una grattugia da cucina e il banco da lavoro del calzolaio completo di ogni attrezzo o l'acchiappamosche in vetro; il girello in legno e i giocattoli costruiti in casa per i bambini, fino alle grandi attrezzature, conservate al Padiglione delle macchine agricole. Tra queste spiccano, per la sua storia, il prototipo della Fiat 60R, trattrice del 1940-41, sepolta a Baggiovara per evitarne la razzia da parte delle truppe naziste e recuperata nel maggio del 1945 e la trebbiatrice "Carra", alla quale sono accoppiate le altre macchine agricole utili al suo funzionamento e a completare il ciclo delle operazioni della trebbiatura.
All'interno del Museo, molto suggestiva per il visitatore è la sala espositiva che evoca il focolare domestico e che raccoglie utensili, ceramiche da mensa e da fuoco, una collezione di ferri da stiro e arredi come la "panareina". La sala ha al centro un vero camino e la tavola, attorno ai quali si riuniva la famiglia contadina.