Fiumalbo

Fiumalbo

Fiumalbo è una rinomata località turistica dell’Alto Frignano, dichiarata Bandiera Arancione dal Touring Club, situata al confine con la Toscana e a circa 75 chilometri da Modena, là dove il rio Acquicciola e il rio delle Pozze si uniscono per formare il torrente Scoltenna.

Il suo territorio fa parte del Parco regionale dell'Alto Frignano Modenese e si estende da un'altezza di 800 metri fino ai 2.165 del Monte Cimone. Deve il suo nome alle acque che la circondano (da "Flumen Album” o da "Flumen Alpium").

Le prime notizie sulla presenza di un centro abitato nella zona risalgono al 1038: quando il padre di Matilde di Canossa dona la "Rocca che si chiama Fiumalbo" al Vescovo di Modena.

Perchè venirci

Se ami l’arte, la montagna e gli sport invernali, Fiumalbo è la destinazione che fa per te. Riconosciuta “città d’arte” per le ricchezze storico-artistiche del suo centro storico, pur conservando un aspetto medievale offre anche altre importanti testimonianze innestatesi in periodi successivi. Non lontano si trovano, poi, gli impianti sciistici di Abetone e Cimone.

Da non perdere

La Chiesa Parrocchiale di San Bartolomeo Apostolo

La Chiesa Parrocchiale di San Bartolomeo, nel cuore del centro storico, custodisce notevoli opere d’arte e testimonianze tardo romaniche.

La Chiesa di Santa Caterina o “dei Rossi”

La Chiesa di Santa Caterina, anche detta “dei Rossi” perché sede della confraternita chiamata così per via dei mantelli rossi dei suoi membri, sorge sulla piazza a fianco della Chiesa Parrocchiale di San Bartolomeo. Di origini seicentesche oggi ospita il Museo di Arte Sacra, un’esposizione unica dell'Appennino Modenese che ne documenta le tradizioni religiose: qui si possono ammirare preziosi paramenti, reliquiari, calici e croci, tra le quali te ne segnaliamo una in rame dorato del ‘500.

L’Oratorio di San Rocco

L’Oratorio di San Rocco si trova all’ingresso del centro storico. All’interno è conservato un ciclo pittorico rinascimentale di grande fascino.

L’Oratorio dell’Immacolata Concezione o “dei Bianchi”

Costruito nel 1516, l’Oratorio dell’Immacolata Concezione si trova proprio di fronte alla Chiesa Parrocchiale di San Bartolomeo. Viene chiamato anche “dei Bianchi” per via della confraternita dell'Immacolata dalla veste bianca. L’interno ha una sola navata. Notevoli sono lo stendardo professionale di fine’600, con la Madonna col Bambino in gloria tra i Santi Bartolomeo e Rocco, e un'Incoronazione della Vergine del tardo ‘500.

Sulla tavola

Sulle tavole delle località dell’Appennino Modenese potrai trovare sapori e specialità gastronomiche uniche legate alla tradizione montanara tra cui le crescentine, i borlenghi e i ciacci, oppure lo squisito croccante artigianale del Frignano preparato ancora oggi con la ricetta di un tempo e tramandato a noi dai sapienti pasticceri locali. Diversi, infine, sono i prodotti tipici come il Mirtillo nero dell'Appennino modenese, impiegato nella preparazione di deliziose confetture, sciroppi, succhi e liquori.

Eventi di rilievo

La Festa di San Bartolomeo (23 e 24 agosto)

La festa del Santo patrono ha una tradizione secolare. È uno spettacolo affascinante durante il quale tutto il paese viene illuminato con fiamme vive. La sera della vigilia le fiaccole illuminano le vie del borgo medievale e il fiume. Si tiene una processione e ci sono i fuochi d'artificio. Il 24 invece c’è la fiera.

Il Presepe vivente di Fiumalbo

Il Presepe Vivente di Fiumalbo viene organizzato ogni due anni, negli anni dispari, la sera del 24 dicembre con replica il 3 di gennaio. Risale al lontano 1957 e negli anni è diventato un appuntamento che richiama migliaia di spettatori. La rievocazione degli antichi mestieri inizia verso le 20.00 e qualche minuto prima di mezzanotte tutte le comparse seguono in processione, sulle note dell'Alleluia, i Magi a cavallo verso la capanna della Natività per adorare Gesù.

Nei dintorni

La frazione di San Michele Pelago

Nella frazione o "villa" di San Michele Pelago da notare è l’antico oratorio e il caratteristico Ponte del Diavolo.

Le Capanne celtiche di Fiumalbo

Come in altri luoghi dell’Appennino, a Doccia, vicino a Fiumalbo si trovano le caratteristiche costruzioni col tetto scalinato che riprendono le antiche tecniche costruttive dei Celti.

Dogana e Faidello

Sulla via Giardini, poco lontane dal confine toscano, Dogana e Faidello sono le due frazioni di Fiumalbo che accolgono la maggior parte dei visitatori che passano dall'Abetone. Dogana, che deve il suo nome alla “vecchia dogana” costruita nel 1823/24, è la frazione principale di Fiumalbo per estensione e flusso turistico.

Il Monte Cimone e il comprensorio sciistico

Il Monte Cimone è la montagna più alta dell'Appennino settentrionale. Qui è ospitato un importante Osservatorio meteo dell'Aereonautica Militare e un centro di ricerca del CNR. A quota 1500 metri, invece, si trova il l’affascinante lago della Ninfa. Coi suoi 50 km di piste è il più grande comprensorio sciistico dell'Appennino settentrionale e comprende i comuni di Sestola, Montecreto, Fanano e Riolunato.

Quando venirci

Fiumalbo è la destinazione ideale in tutti i periodi dell’anno. Nella stagione più fredda si trasforma nella meta perfetta per gli amanti dello sci e degli sport invernali.