Pieve di Santa Maria Assunta a Rubbiano
Tema ARTE E CULTURA

Pieve di Santa Maria Assunta a Rubbiano

Di origini antichissime, fondata nel corso del VII secolo, forse tra le prime del Modenese, quasi intatta nelle sue armoniose proporzioni romaniche, sorge immersa in un paesaggio di rara suggestione.

Si trovava sulla Via Bibulca ( così chiamata in quanto permetteva il transito di due buoi appaiati ), una delle principali strade medievali dirette in Toscana. Questa via assunse cruciale importanza dopo il 727 quando il territorio, in precedenza dominato dai Bizantini, fu conquistato dai Longobardi che già occupavano la Garfagnana e ciò servì da stimolo per i traffici lungo la via Bibulca, e la Pieve, che fungeva anche da Ospizio e ricovero per i pellegrini, acquistò prestigio e prosperità.

L’antica Via è attualmente percorribile ed è inserita nella rete dei percorsi escursionistici del territorio dei comuni di Montefiorino e Frassinoro.

Ancora oggi la Pieve di Rubbiano rappresenta uno dei massimi esempi dell’epoca romanica nel territorio Modenese. La pianta è basilicale a tre navate delimitate da colonne con capitelli neocorinzi. All’esterno particolarmente interessanti sono le tre absidi con capitelli ornati e fregio ad archetti pensili e la torre campanaria. All’interno si trova un’acquasantiera di marmo apuano ornata da figure di sirene risalente al XII secolo, che da alcuni viene attribuita al “ Maestro delle Metope ” che si ritiene attivo a Modena attorno al anche se spesso al centro di dissidi con il Comune di Modena.1130, mentre A.C. Quintavalle l’assegna alla cerchia di Wiligelmo. Si conservano inoltre resti di affreschi del XIV secolo.