Museo Civico di Modena
Le variegate raccolte di archeologia, etnologia, arte e artigianato sono esposte in un suggestivo allestimento che preserva e valorizza l’originario assetto ottocentesco, offrendo al visitatore una rara testimonianza museografica. Nello stesso tempo il Museo si rivolge al pubblico con un percorso espositivo aggiornato che mette a fuoco le più recenti scoperte e le nuove acquisizioni, in stretto rapporto con il tessuto storico e artistico della città.
Un Museo nato nel 1871 intorno ai reperti archeologici delle “terramare” ai quali si sono aggiunte nel corso del tempo altre raccolte di età pre-protostorica e storica, frutto degli scavi eseguiti nel territorio e nel sottosuolo della città, che conserva le testimonianze della “splendidissima” colonia romana di Mutina. Antichi strumenti in selce, vasellame in ceramica, armi, utensili e gioielli in bronzo, marmi e monete per raccontare 300.000 anni di storia, dal Paleolitico al Medioevo.
Una straordinaria varietà di manufatti da mondi lontani, Nuova Guinea, America del Sud, Asia, Africa, acquisiti inizialmente come strumento di confronto fra etnologia e preistoria, rappresentano una preziosa testimonianza di viaggi ed esplorazioni pioneristiche compiute da cittadini modenesi.
Prestigiose donazioni d’arte e artigianato artistico giunte dal 1871 fino ad oggi si mostrano in una successione di sale dove architettura, arredi e materiali esposti si fondono con armonia e profonda unità di concezione. Dipinti, sculture, strumenti musicali e scientifici, armi, fornimenti da cavallo, tessuti, terrecotte, cuoi, carte decorate, ceramiche, oreficerie e vetri provenienti dal collezionismo aristocratico, oltre che dal contesto territoriale, compongono un mosaico di esperienze artistiche e artigianali che rimanda alle energie creative e alle storie dei loro artefici.
SPICCANO tra le raccolte:
La raccolta delle “terramare” è una delle più importanti a livello nazionale, ma non mancano significative testimonianze delle epoche più recenti, dai i preziosi corredi funerari etruschi, ai raffinati arredi tricliniari delle domus romane. Nel percorso espositivo anche la celebre lastra dei Niobidi, copia romana di un originale di Fidia. Di rilevante interesse a livello europeo tra le raccolte d’arte l’imponente scultura della Madonna di Piazza di Antonio Begarelli, la Galleria Campori con dipinti di Lana, Stringa, Ceruti, crespi e Cerano e la collezione Sernicoli con opere di Giovanni da Modena, Elisabetta Sirani, Guercino, Donato Creti e Ubaldo Gandolfi.
Fra le raccolte etnografiche si distingue per omogeneità e rigore scientifico la collezione formata dall’etnologo Lamberto Loria in Nuova Guinea alla fine dell’Ottocento; mentre l’esposizione delle collezioni degli indigeni del Sud America si sono recentemente arricchite dei ricchi ornamenti in piume della popolazione Yanomami.
Orari di apertura
Dal martedì al venerdì ore 9-12; sabato, domenica e festivi ore 10-19. Lunedì chiuso
Chiusura estiva dal 24 luglio al 11 agosto 2023
Apertura straordinaria: lunedì 14 agosto dalle 10 alle 19 , martedì 15 agosto dalle 10 alle 19.
Da mercoledì 16 agosto riprendono gli orari consueti: da martedì a venerdì 9 - 12; sabato, domenica 10 - 19
Tariffe
Ingresso gratuito.