Archivio storico comunale di Carpi
Tema ARTE E CULTURA

Archivio storico comunale di Carpi

L'Archivio storico comunale costituisce il nucleo più consistente del patrimonio archivistico pubblico di Carpi. Esso è il prodotto della plurisecolare attività di amministrazione civile della Comunità locale.

La raccolta dei Partiti e delle Determinazioni della Comunità inizia dal 1538 e da quella data in poi si conserva nella sua integrità, come pure la serie parallela degli Atti.
Nel tempo, l'Archivio comunale ha assunto il ruolo di istituto di concentrazione archvistica, accogliendo depositi di enti soppressi, come l'Ente Comunale di Assistenza ed il Patronato Scolastico, nonchè gli Atti dei Consorzi di Acque e Strade e numerosi fondi minori.
Grande interesse per lo studio della società carpigiana riveste l'Archivio Notarile Mandamentale; istitutito formalmente nel 1765 per assicurare la conservazione degli atti dei notai carpigiani, comprende materiale dal XIII al 1935, cui si aggiungono catasti e copie di atti, provenienti dall'Ufficio delle Imposte Dirette.
L'Archivio delle Opere Pie raccoglie materiali sparsi di varie istituzioni religiose e laiche, nate per assistere le categorie più deboli ed esposte della popolazione, soppresse nell'epoca delle riforme estensi e napoleoniche; ad essi si è aggiunto, in anni recenti, il deposito del fondo dell'USL 14, che ha ereditato la gestione dell'Ospedale civile dall'Opera Pia generale ottocentesca.
Di altra natura, l'importante Archivio Guaitoli, frutto dell'attività di studio e collezionismo del sacerdote Paolo Guaitoli, il quale raccolse e trascrisse preziosi documenti, tavolta salvandoli dalla distruzione. Di notevole valore anche l'Archivio Nuovo, ove è confluita la documentazione relativa alla Commissione di Storia Patria e Belle Arti, attiva dal 1870 e preposta alla tutela del patrimonio storico della città.
Presso l'Archivio comunale si trovano anche alcuni importanti fondi di famiglie gentilizie, come i Grillenzoni o i Pio di Savoia; nonostante quest'ultimo sia relativo ad un ramo cadetto della casata che regnò su Carpi, racchiude interessanti documenti per lo studio delle vicende del Principato.
Da segnalare, infine, la presenza di documentazione concernente la Resistenza (fondo Alfredo Chiossi, fondo Anpi),il dopoguerra (fondo Losi) e relativa ad eruditi locali (fondi Spaggiari e Morselli). Recentemente, la regista carpigiana Liliana Cavani ha depositato presso l'Archivio documenti cartacei, fotografici e su pellicola (questi ultimi conservati alla Cineteca di Bologna) che documentano esaurientemente la sua attività professionale fino ad oggi.

In considerazione del suo ragguardevole patrimonio, l'Archivio storico di Carpi è stato riconosciuto nel 1997 "archivio di notevole interesse storico" dal Ministero dei Beni Culturali.

Attualmente l'Archivio si occupa di ricerca storica, anche a distanza, offrendo consulenza a tutti gli utenti. Numerose sono le tesi che ogni anno vengono discusse anche a seguito delle ricerche svolte presso l'Istituto, nonché la formazione di "giovani ricercatori" attraverso le numerose attività di didattica della storia per tutte le scuole, a partire da quelle primarie. Da ricordare le importanti collaborazioni con gli altri istituti culturali carpigiani e la biblioteca ricca di testi di storia locale e di discipline archivistiche.

Orari

Orari di apertura al pubblico: martedì e giovedì 9.00-13.00 e 14.00 -17.00; mercoledì e venerdì: 9.00 -13.00.

Primo appuntamento obbligatorio su prenotazione telefonica, poi consultazione libera.

Tariffe

Ingresso libero

Altre informazioni

Visite guidate a richiesta e su prenotazione, per gruppi min. 5 persone