Tra storia e antichi sapori
Itinerario

Tra storia e antichi sapori

Un viaggio tra arte e gusto in provincia di Modena tra Modena, Carpi e Nonantola
Trasporti
KM38

Due giorni pieni da trascorrere tra Modena e provincia, in particolare tra Castelnuovo Rangone, Carpi e Nonantola, per conoscere le peculiarità e i punti d’interesse di queste località.

Terra di grande interesse storico culturale e patria di eccellenze enogastronomiche conosciute e invidiate in tutto il mondo, il territorio modenese è la destinazione perfetta per organizzare una visita che tocchi svariati interessi. Dalla cultura al cibo, la nostra vivace realtà emiliana è pronta per farti conoscere la sua storia più antica oltre che i sapori autentici della sua tradizione culinaria. Ecco, allora, che di seguito ti diamo qualche dritta per organizzare un itinerario ricco di tappe interessanti e golose!

Primo giorno - mattino

Il nostro itinerario non poteva non iniziare dal centro di Modena, cuore della città, dove si trova il meraviglioso complesso romanico medioevale composto da: Duomo, Torre Ghirlandina e Piazza Grande, dichiarato dall'Unesco, nel 1997, Patrimonio Mondiale dell'Umanità. Un luogo unico, che trasuda storia. Osserva l’architettura imponente ed elegante di Duomo e Ghirlandina dal centro di Piazza Grande: la veduta d’insieme sarà indimenticabile!

Il Duomo di Modena prezioso gioiello di arte romanica dalla valenza internazionale, definito anche "libro di pietra" per il suo complesso apparato scultoreo, è stato realizzato dall'architetto Lanfranco e dallo scultore Wiligelmo a partire dal 1099. Simbolo della vita di fede e di culto della comunità cristiana modenese, è un’architettura così unica che ancor oggi stupisce. Al suo fianco, svetta la sinuosa Torre Ghirlandina il simbolo di Modena, dalla silhouette inconfondibile. Consigliatissima la salita dei suoi circa 200 gradini per godersi la vista strepitosa sulla città!

Per completare l’esperienza, ti consigliamo di visitare anche i Musei del Duomo, poco distanti, che sono suddivisi in Museo Lapidario e Museo del Duomo. Strettamente legati alla storia della cattedrale, nelle loro sale sono esposti frammenti scultorei rinvenuti durante gli scavi e restauri del sito e varie opere e suppellettili che testimoniano il ruolo della Chiesa modenese nei secoli.

Affacciato sempre su Piazza Grande, si trova il Palazzo Comunale, un edificio frutto di vari interventi architettonici di epoche diverse, dove potrai ammirare le bellissime sale storiche e l’Acetaia Comunale, curata dalla Consorteria dell'Aceto Balsamico Tradizionale di Modena.

Proseguiamo ora verso il Mercato Storico Albinelli a pochi passi da Piazza Grande dove potrai immergerti nelle atmosfere vivaci di quello che è il cuore della tradizione enogastronomica locale. Questo è il luogo in cui i modenesi vengono a fare la spesa di tutti i giorni oppure a godersi l’allegro via vai seduti ad uno dei tavolini dei tanti ristorantini e attività che propongono piatti gustosi. Fermarsi qui per un pranzo veloce potrebbe essere una buona idea oppure, se vuoi prendertela con più calma potrai optare per una delle trattorie o osterie del centro dove potrai assaggiare i piatti più tradizionali come: i famosi tortellini , il cotechino lo zampone e il Parmigiano Reggiano, accompagnando il tutto con un bicchiere di Lambrusco, il vino tipico della nostra terra.

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Primo giorno - pomeriggio

Dopo esserti abbandonato ai piaceri della buona tavola, il tuo viaggio nel gusto potrà continuare a Castelnuovo Rangone dove si trova il MUSA – il Museo della Salumeria il primo museo italiano dedicato all’arte di fare salumi.

Una bella esposizione multimediale ti farà rivivere la storia di uomini e di donne del territorio che, nel tempo, sono stati capaci di rendere la produzione di prodotti salumieri un’eccellenza riconosciuta. In alternativa, potrai far visita ad un prosciuttificio locale in cui è prodotto il Prosciutto di Modena DOP, dal profumo dolce e intenso e dal sapore sapido ma non salato.

La storia di questi luoghi ha contribuito enormemente all’origine della produzione salumiera. Intorno al 1600 a.C., infatti, una comunità dell’età del bronzo fondò a Montale una “Terramara”, un particolare tipo di villaggio tipico dell'Emilia a occidente del Panaro e della bassa Lombardia. Qui, i boschi costituiti in gran parte da querce, si rivelarono particolarmente indicati per il pascolo del maiale destinato a diventare una preziosa fonte di sostentamento per la popolazione e ad avere un ruolo chiave per l’intera economia locale.

Ultima meta di questo ricco pomeriggio sarà un’acetaia del territorio alla scoperta dell’affascinante mondo dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP e dell'Aceto Balsamico di Modena IGP

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Secondo giorno

Dall’Aceto Balsamico, re dei condimenti, al Parmigiano Reggiano, re dei formaggi… il secondo giorno inizia di buon’ora per andare in visita ad un caseificio del territorio.

Disseminati in tutta la provincia, i caseifici modenesi ti apriranno le porte del mondo della produzione del Parmigiano Reggiano, accompagnandoti in un percorso che ti permetterà di vedere all'opera i maestri casari impegnati nei gesti antichi della trasformazione del latte.

E ora andiamo a Carpi, perla del Rinascimento e antica signoria dei Pio, dove si trova una delle più grandi e belle piazze italiane: Piazza dei Martiri. Su di essa si affacciano: a nord, la Cattedrale di Santa Maria Assunta, su di un lato, il Portico Lungo con le sue scenografiche 52 arcate e, dall’altra parte, il complesso di Palazzo dei Pio, con al centro la seicentesca Torre dell'Orologio, al cui fianco sorge il Teatro Comunale dell'architetto Claudio Rossi. Sorto come castello fortificato e ampliato nei secoli con la costruzione di torri e torrioni unificati, Palazzo dei Pio è stato dal XIV al XVI secolo la dimora principesca dei Pio. Dal suo cortile sali, quindi, al piano nobile dove avrai accesso al Museo della città e al Museo del Palazzo che ospitano importanti collezioni riguardanti la storia e l'arte del territorio. Al piano terra, invece, è situato il Museo Monumento al Deportato politico e razziale, un luogo toccante che riporta ai tragici eventi di epoca recente che hanno coinvolto in modo diretto questa provincia. Nel 1944, infatti, i nazisti, trasformano il campo di Fossoli, una frazione di Carpi, in un "campo poliziesco e di transito per deportati politici e razziali": da quel momento da qui sono partiti convogli destinati ai più noti Lager del nord Europa.

Dopo una mattinata trascorsa tra i profumi del latte e del formaggio e lo spettacolo dei fasti di una signoria è giunto il momento di concederti un buon pranzo all’insegna delle specialità locali! Oltre a quelle già citate, da queste parti, potrai trovare altri prodotti tipici come le pere IGP dell'Emilia-Romagna, il riso, la zucca o la mostarda "fina" di Carpi.

Dalle terre carpigiane ci spostiamo adesso verso la "bassa modenese" per scoprire come si produce il Lambrusco, il vino frizzante, vivace, di colore rosso rubino tipico del territorio. In realtà, più che di Lambrusco sarebbe meglio parlare di Lambruschi, 4, infatti, sono le tipologie: Sorbara, Salamino di Santa Croce, Modena, Grasparossa di Castelvetro.

In questa zona, una striscia di terra fertile situata tra i fiumi Secchia e Panaro, si trova il cuore della produzione del Lambrusco di Sorbara, prodotto da vigneti che si alimentano nei terreni alluvionali dei due fiumi. Prenditi qualche ora per visitare una cantina includendo una degustazione guidata per conoscere questo prodotto così speciale. Se ti servono dei consigli o semplicemente vuoi ricevere più informazioni a riguardo, contattaci.

L’ultima destinazione del tuo viaggio sarà Nonantola, dove si trova l'Abbazia di Nonantola, secondo complesso romanico di enorme importanza dopo il Duomo di Modena. Fondata nel 742 dall'Abate Anselmo, cognato di Astolfo Re dei Longobardi, che qui si trasferì coi suoi monaci costituendo un monastero, nel 756 venne dedicata a San Silvestro I papa. Distrutta nei secoli da incendi e saccheggi, danneggiata dal terremoto nel 2012, l'Abbazia ha subito diverse ristrutturazioni capaci di riportarla al suo splendore d’origine. Al lato della Basilica si trova il Palazzo abbaziale ospitante l'Archivio e la Biblioteca dell'Abbazia ed il Museo Benedettino Nonantolano e Diocesano di Arte Sacra che offre un percorso espositivo, suddiviso in sale, dove potrai ammirare opere d’arte di chiese dell’Arcidiocesi di Modena-Nonantola, pergamene di famosi imperatori, papi o personaggi storici, preziosi manufatti di inestimabile valore religioso ed artistico, stauroteche e reliquiari, codici miniati, opere pittoriche della chiesa abbaziale.

Termina così il nostro bel viaggio alla scoperta di storia e tradizioni del territorio modenese. Ci auguriamo di averti dato degli spunti utili per pianificare la tua visita e di averti fatto venire voglia di raggiungerci per conoscere quanto di bello la nostra terra può offrire.

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Termina così il nostro bel viaggio alla scoperta di storia e tradizioni del territorio modenese.

Ci auguriamo di averti dato degli spunti utili per pianificare la tua visita e di averti fatto venire voglia di raggiungerci per conoscere quanto di bello la nostra terra può offrire.