Carpi

Carpi

Il suo importante patrimonio storico-culturale risalente all’età rinascimentale le ha conferito l’appellativo di “perla del Rinascimento”.

Situata a circa 20 chilometri a nord ovest di Modena, con i suoi oltre 70mila abitanti, Carpi è la seconda città della provincia. Di origine preistorica e risalente alla civiltà villanoviana, Carpi è stata inizialmente un borgo medievale di cui conserva ancora numerose testimonianze come il Piazzale Re Astolfo, centro della città fino all'inizio del '500 e tuttora il cuore della città medievale, e La Sagra, inserita nel circuito europeo degli edifici romanici.
È, però, il suo importante patrimonio storico-culturale risalente all’età rinascimentale che le ha conferito l’appellativo di “perla del Rinascimento”. A partire dal XIV secolo, infatti, Carpi divenne sede della Signoria di Carpi e poi contea dei Pio di cui il Palazzo dei Pio, recentemente restaurato e sede dei principali musei della città, ne è la più grande testimonianza. Durante la Seconda Guerra Mondiale, poi, questo territorio, in particolare la frazione di Fossoli, è stato coinvolto nei tragici eventi della deportazione ebraica verso i campi di sterminio nazisti, di cui ora ne viene onorata la memoria nel Museo Monumento del Deportato Politico Razziale, presso Palazzo Pio. Oggi, Carpi è una città vivace dalle tante attività industriali e artigianali, conosciutissima per il suo distretto del tessile, dagli scambi commerciali e culturali e dai numerosi eventi dedicati alla vita artistica e scientifica della comunità locale e non.

Perchè venirci

Sicuramente il notevole patrimonio artistico è uno dei motivi principali per organizzare una visita da queste parti: l’imponente Palazzo dei Pio, la Cattedrale, il Portico Lungo con le sue 52 arcate e la monumentale Piazza dei Martiri, la terza piazza più grande d’Italia, sono solo alcune delle bellezze architettoniche che potrai ammirare venendo qui. Queste ricchezze non sono, però, gli unici motivi. Carpi è, infatti, una cittadina vivace e conosciuta per le sue attività industriali e artigianali: famoso in tutto il mondo è il suo distretto del tessile, dove è possibile fare acquisti negli oltre 100 spacci aziendali che diffusi sul territorio.

Da non perdere

Il centro di Carpi, le sue piazze e i suoi monumenti

Camminare per le strade del centro di Carpi è molto piacevole. La passeggiata tra Piazza dei Martiri e la vivace Piazza Garibaldi è un grande classico da percorrere e tanti sono i punti d’interesse da vedere. Molti dei monumenti da non perdere te li indichiamo di seguito, dedicando loro un paragrafo, ma ce ne sono altri, come ad esempio il bel Teatro Comunale e l'Ex Sinagoga Ebraica, per i quali t’invitiamo di leggere un approfondimento sul sito dedicato della Fondazione Fossoli.

I Musei di Palazzo dei Pio

I Musei del Palazzo dei Pio sono costituiti dal Museo del Palazzo e Museo della Città.
Il primo è dedicato all’arte e alla storia del Palazzo dei Pio e della corte rinascimentale. Qui sono custoditi i nuclei più importanti della collezione museale: i dipinti, le xilografie, i legni antichi e le ceramiche decorate. Nel secondo si racconta, invece, la storia del territorio carpigiano, della nascita e della crescita della città, dai primi insediamenti dell’età del Bronzo fino al Novecento, tracciandone lo sviluppo ambientale, sociale, economico, culturale ed urbanistico. Non manca una sezione dedicata alla maglieria.

Il Museo Monumento del Deportato Politico Razziale

Il Museo del Deportato è stato progettato dallo studio BBPR di Milano in onore delle vittime dell’olocausto nazista che al campo di Fossoli, una frazione vicina, venivano raccolti e smistati verso i campi nazisti. Le tredici sale presentano un’architettura sobria con pareti intonacate di grigio, su cui sono incise, in colore rosso, frasi di prigionieri tratte dalle Lettere dei condannati a morte della Resistenza europea e alcuni graffiti ispirati a opere di Longoni, Picasso, Guttuso, Cagli e Léger. Nel cortile esterno, parte integrante del percorso di visita, sono presenti sedici stele in cemento armato, alte sei metri, con i nomi dei campi di concentramento e sterminio in Europa.

L’Acetaia Comunale

L’Acetaia Comunale è collocata nel sottotetto di Palazzo Scacchetti, residenza municipale, ed è composta da tre batterie di botticelle pregiate, denominate Maria Beatrice, Caterina e Adelaide, e da due botti madre. Le batterie hanno dalle sei alle otto botticelle, realizzate con legni diversi e con capacità a scalare variabile. L’acetaia è curata dalla comunità carpigiana della Consorteria dell’Aceto Balsamico Tradizionale Modenese di Spilamberto e l’aceto annualmente prodotto viene utilizzato dall’Amministrazione per farne dono a ospiti illustri della città o per essere utilizzato anche durante corsi di degustazione.

La Basilica Cattedrale dell'Assunta

La Basilica Cattedrale dell'Assunta, iniziata nel 1515 su committenza di Alberto Pio come centro religioso della grande piazza, fu progettata da Baldassarre Peruzzi che seguì il modello bramantesco e raffaellesco della basilica di San Pietro in Vaticano, ricalcando elementi classicheggianti, derivati dai modelli della cultura romana rinascimentale. I lavori, interrotti nel 1525 e ripresi nel 1606, si dimostrarono solo parzialmente rispettosi dell’originaria concezione dello spazio, poiché la chiesa costruita risultò mancante di una campata verso la piazza. L’attuale aspetto interno è dovuto a interventi tardo ottocenteschi, che hanno modificato l’architettura e la decorazione, di stile neorinascimentale, eseguita da pittori carpigiani. Sugli altari si trovano opere d’arte con ancone in legno, marmo e scagliola, paliotti, dipinti di scuola emiliana del XVI e XVII secolo e sculture.

Palazzo Foresti

Palazzo Foresti fu costruito nel 1892 su progetto dell’ingegnere Achille Sammarini in stile neorinascimentale per Pietro Foresti, industriale del truciolo e collezionista d’arte che qui vi collocò la sua pregevole raccolta. La facciata, in mattoni stuccati, presenta due balconi con bifore ornati da elaborate terrecotte. Di notevole interesse è la bifora tardo quattrocentesca in terracotta con Madonna collocata nel cortile interno, proveniente dalla vicina contrada della Cavallina. All’interno si possono ammirare affreschi ottocenteschi di Lelio Rossi, Carlo Grossi, Andrea Becchi e Fermo Forti. Il Palazzo ospita oggi un’importante collezione di dipinti di scuola italiana del tardo Ottocento-primo Novecento, tra cui alcune opere di De Nittis, Fattori, Malatesta, Graziosi e Muzzioli.

Sulla tavola

Oltre alle eccellenze modenesi più note, come l’Aceto Balsamico DOP e IGP, il Parmigiano-Reggiano DOP, il Lambrusco, lo Zampone, il Cotechino, il Prosciutto e le paste fresche ripiene, la tradizione gastronomica carpigiana, influenzata dalle cucine delle regioni vicine, ereditando da ciascuna saperi e sapori, comprende anche il riso, la zucca, la mostarda fina e le pere.

Eventi di Rilievo

Il Festival della Filosofia - terzo weekend di settembre

Sicuramente uno degli eventi più attesi e più importanti dell’intero anno, la cui fama ha superato i confini locali diventando nazionale, Il Festival della Filosofia si svolge tra Modena, Sassuolo e Carpi. Tutti gli anni, centinaia di persone vengono sul nostro territorio per partecipare al ricco programma di lezioni magistrali, eventi e mostre che hanno come protagonisti filosofi e intellettuali anche di fama internazionale.

Concentrico – luglio

È il festival dedicato al teatro all’aperto che trasforma ogni anno la cittadina di Carpi nel più grande palcoscenico a cielo aperto d’Italia.

Nei Dintorni

Il Campo di Fossoli

A circa sei chilometri da Carpi, in località Fossoli, è ancora visibile il Campo costruito nel 1942 dal Regio Esercito per imprigionare i militari nemici. Nel dicembre 1943 il sito è stato trasformato dalla Repubblica Sociale Italiana in campo di concentramento per ebrei e dal marzo 1944 diventa campo poliziesco e di transito, utilizzato dalle SS come anticamera dei Lager nazisti e come campo nazionale della deportazione razziale e politica dall’Italia. Impiegato tra 1945 e 1947 come Centro di raccolta per profughi stranieri, dopo la guerra è stato utilizzato a scopo civile: prima nasce Nomadelfia e poi, dal 1954 alla fine degli anni ‘60, il Villaggio San Marco per profughi giuliani e dalmati provenienti dall’Istria.

Museo della Bilancia di Campogalliano

A pochi chilometri da Carpi, si trova Campogalliano con il suo Museo della Bilancia. Qui, in un territorio che fin dal 1860 produce bilance, si documenta la storia della pesatura e della metrologia dall’epoca romana ai giorni nostri. Nella sede espositiva, un edificio industriale del primo ‘900, sono esposti oltre 200 strumenti di misura e parte del patrimonio documentario (manifesti, cataloghi, stampe d’epoca).

Quando venirci

Come per tutti i territori della provincia modenese, il clima favorevole renderà sicuramente più piacevole la tua visita. Quindi le temperature miti di primavera e autunno sono sicuramente da preferire. In ogni caso, data la vivacità di questa località in cui sono spesso organizzate iniziative ed eventi ti consigliamo la visita in tutti i periodi dell’anno.

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Eventi

Scopri di più

Iniziata nel 1515 su committenza di Alberto Pio come fondale della grande piazza, la Cattedrale fu progettata da Baldassarre Peruzzi, che seguì il modello bramantesco e raffaellesco della basilica di San Pietro in Vaticano, ricalcando elementi classicheggianti derivati dai modelli della cultura romana rinascimentale.
I Musei di Palazzo dei Pio si presentano oggi come un sistema coordinato di tre percorsi espositivi: Museo del Palazzo, Museo della Città e Museo al Deportato.
Il Museo Monumento al Deportato è stato istituito come memorial per tutti coloro che hanno dato la vita per la libertà dei popoli.
La Sagra è la chiesa matrice o pievana di Carpi. La costruzione della chiesa è fatta risalire, per tradizione leggendaria, a metà dell'VIII secolo (anno 752) su interessamento del Re Longobardo Astolfo, ma risultano notizie documentate solo nel IX secolo (anno 978). L'attuale tempio, di architettura romanica, appare il risultato di una ricostruzione avvenuta agli inizi del XII secolo su impulso di Matilde di Canossa.
La collezione di quadri e sculture di Palazzo Foresti è tra le più rappresentative degli artisti italiani dell' 800 e 900
L'ex Campo di concentramento si trova in località Fossoli, ad alcuni chilometri da Carpi. Durante la Seconda Guerra Mondiale, il campo funzionava principalmente come campo di smistamento di prigionieri ebrei e di prigionieri politici, la maggioranza dei quali fu deportata dai nazifascisti e uccisa nei campi di sterminio del nord Europa.
I palchettisti del Teatro Vecchio incaricarono Claudio Rossi, professore della scuola di disegno, esponente con Cesare Costa della corrente neoclassica modenese di elaborare il progetto del nuovo teatro.
Il monastero e l'annessa chiesa esterna vennero iniziati verso il 1490 da Camilla Pio di Savoia che vi si ritirò come monaca nel 1500 morendovi con concetto di santità nel 1504.
E' la chiesa patronale, essendo dedicata a San Bernardino da Siena. Fu costruita a partire dal 1604 dall'omonima confraternita
Dorando Pietri nacque a Mandrio, frazione di Correggio, il 16 ottobre 1885. Il 22 ottobre 1897, il padre si trasferì con la famiglia a Carpi, aprendo un negozio di frutta e verdura. A 14 anni, Dorando entrò come garzone ed apprendista in una pasticceria. Nel 1903 si iscrisse alla società sportiva Ginnastica La Patria.
Il materiale esposto proviene da chiese della città e della diocesi e costituisce una selezione di opere significative per il loro messaggio pastorale e didascalico.
La chiesa parrocchiale di Quartirolo ha origini risalenti al XVI secolo, poi rifatta successivamente e nelle forme attuali nel 1846.
Da un'immagine devozionale raffigurante la Deposizione ha origine il culto e l'attuale santuario. Costruito un primo oratorio nel 1724, questo fu poi ampliato su progetto dell'architetto Carlo Lugli nel 1763 che diede un esempio notevole di architettura tardo barocca con aggraziati decori di stile rococò, forse unici nell'ambito della provincia per l'unitarietà degli esiti.
L'Archivio storico comunale costituisce il nucleo più consistente del patrimonio archivistico pubblico di Carpi. Esso è il prodotto della plurisecolare attività di amministrazione civile della Comunità locale.
L'origine è cinquecentesca. Lo testimonia l'immagine della Madonna col Bambino detta dei Ponticelli, dal nome della località fluviale, affresco dell'inizio del XVI secolo da assegnarsi a Bernardino Loschi.
Detto comunemente Castello, è un vasto complesso monumentale, assai articolato, formato da rocche, torrioni, cortili e fabbricati edificati tra il XIV e il XVII secolo.
Fu costruito nel 1892 su progetto dell’ingegnere Achille Sammarini in stile neorinascimentale per Pietro Foresti, industriale del truciolo e collezionista d’arte, che vi collocò la sua pregevole raccolta. La facciata è in mattoni stuccati e presenta due balconi con bifore ornati da elaborate terrecotte.
L’ edificio che ospita gli uffici della Fondazione Fossoli era la sede dell’Università ebraica di Carpi e custodisce ancora oggi due belle sinagoghe, una settecentesca e l’altra ottocentesca.